Perché camminare fa bene (e forse è meglio di correre)

Camminare è uno dei movimenti più naturali dell’essere umano ed è un’abitudine che aiuta a godere di ottima salute. Quali sono i benefici, fisici e non, che possiamo trarre da una buona passeggiata? E perché lunghe e frequenti camminate potrebbero essere preferibili alla corsa?

“Camminare è forse, mitologicamente, il gesto più comune, e quindi il più umano. “
Roland Barthes1 

Meno di 3 ore a settimana di movimento bastano per svolgere una regolare “attività fisica” e ottenere effetti benefici per il nostro organismo? Pare di sì, lo sostiene l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) in un recente studio quando afferma che per mantenersi in salute possono bastare anche solo 150 minuti di attività fisica a settimana.2 

Fare lunghe passeggiate è senza dubbio la più semplice delle tante attività fisiche che possiamo fare per mantenere uno stile di vita sano. Camminare è infatti un movimento complesso che coinvolge il respiro, la circolazione sanguigna, la locomozione e mette in moto non solo le gambe, ma anche braccia, spalle e colonna vertebrale.3

Andare a piedi è un’attività fisica che può dare molti benefici se praticata con assiduità e costanza. Si può praticare ad ogni età, non presenta particolari controindicazioni, a meno che non ci siano particolari patologie in corso, ed è a costo zero, perché non necessita di attrezzature speciali se non abbigliamento comodo e buone scarpe.

Camminare: un vero toccasana

“Camminare ci mette sulla verticale dell’asse della vita.”
Frédéric Gros4 

Camminare fa bene, questo lo dicono tutti. Ma perché esattamente? L’atto del camminare è un movimento naturale acquisito in tenera età. Ognuno di noi ha il proprio “modo” di camminare e quando facciamo una passeggiata, normalmente, non ci soffermiamo a riflettere sulla forza che esercitiamo sul piede o su dove scaricheremo il peso corporeo. Più semplicemente procediamo passo dopo passo mentre la parte superiore del corpo segue l’andatura, la muscolatura è attiva ma non in tensione.

“So che non ti piace camminare, ma guarda che è solo un pregiudizio. Camminare è una guarigione. Un’esperienza di salvezza. Mi devi credere.”
Michele Serra5

Passeggiare abitualmente più volte durante la settimana è un vero toccasana per la nostra salute. La camminata infatti permette di bruciare calorie e quindi tenere sotto controllo il peso corporeo, migliora la postura e l’equilibrio, ha effetti positivi sulla circolazione del sangue e sull’attività del cuore, favorisce la motilità intestinale. Camminare spesso, a lungo andare, può concorrere a diminuire il rischio di sviluppare patologie come il diabete e abbassa le probabilità di soffrire di alzheimer in età avanzata. Ha un’azione benefica anche su muscoli e ossa e può rallentare il processo di invecchiamento.6 Infine può avere effetti positivi anche sull’umore: riduce i livelli di ansia e stress e stimola la capacità dell’organismo di produrre endorfine.

Camminare è meglio di correre?

“Il problema del fare jogging è che nel momento in cui realizzi che non sei in forma per farlo sei troppo lontano per tornare indietro camminando.”
Franklin P. Jones

Capita spesso di utilizzare i termini “attività fisica” ed “esercizio fisico” come sinonimi ma non è esattamente così. L’esercizio fisico è una sequenza di movimenti ripetitivi strutturati in modo specifico per migliorare la forma fisica.7 Si considera invece un’attività fisica qualsiasi movimento del corpo che produce un dispendio energetico.

La corsa è un vero e proprio esercizio fisico, con tutto ciò che ne deriva. Quando corriamo, ad esempio, esercitiamo una forza maggiore sul piede. L’andatura è caratterizzata da piccoli balzelli simili al trotto dei cavalli. Durante il balzello entrambi i piedi sono sollevati da terra, il contatto con il terreno avviene solo con l’avampiede che ammortizza l’impatto al suolo provocando un maggiore stress a carico degli arti inferiori. Non a caso, tra le fila dei corridori, si possono annoverare disturbi come tendiniti, talloniti, fasciti plantari, metatarsalgie, fratture. 8 

Per questo prima di iniziare a correre in maniera continuativa è sempre bene consultare un medico per verificare eventuali controindicazioni e verificare se non sia meglio, invece, intraprendere un’attività dolce basata sul camminare che riesce a produrre un effetto benefico con un minore impatto meccanico sulle articolazioni.

Discipline e attività basate sul passo come l’escursionismo, il trekking urbano o il nordic walking possono essere delle ottime alternative alla corsa.

Benefici extra della camminata

“La vita stessa è un viaggio da fare a piedi.”
Bruce Chatwin9

Da uno studio promosso dell’OMS riguardante gli stili di vita nei paesi europei è emerso un curioso risultato. L’OMS ha stimato che grazie a soli 20 minuti di passeggiata giornaliera, oltre a benefici per la salute, è possibile risparmiare 700 € all’anno. Questo calcolo è basato su una riduzione dei costi di trasporto misurata in acquisto di carburante, spese di manutenzione della vettura e utilizzo dei mezzi pubblici.10 

Camminando è possibile socializzare grazie a delle iniziative come le passeggiate di gruppo. Queste attività, in genere sostenute dai comuni o dalle cooperative presenti sul territorio, hanno il fine di promuovere l’attività fisica proponendo percorsi storico naturalistici che permettono di scoprire luoghi, storie e curiosità della città.11 – 12

David Le Breton, antropologo e sociologo francese, ha scritto molti libri sul camminare e sui viandanti moderni. Secondo Le Breton camminare è un modo di aprirsi al mondo: camminando è possibile viaggiare, conoscere posti nuovi, incontrare persone e guardare le cose con occhi diversi. Andando a piedi possiamo esplorare vie, quartieri, parchi e il limite è dato solo dal tempo che vogliamo dedicare a questa piacevole attività.

In antichità i pellegrini percorrevano chilometri e chilometri per raggiungere la meta prescelta. Oggi i pellegrini moderni seguono il loro esempio percorrendo storici percorsi come la Via Francigena e il Cammino di Santiago. I viandanti moderni non hanno età o un credo specifico ma ogni anno fanno registrare numeri da capogiro.

Nel settembre del 2016 sul Cammino di Santiago, ad esempio, sono stati registrati 40.127 pellegrini. Oggi questi pellegrinaggi vengono vissuti con diversi stati d’animo ma è certo che sono un’esperienza di vita che mette alla prova spirito e corpo. Sono occasione di socialità, solitudine, riflessione e scoperta e forse è proprio la somma di questi elementi associati alla lentezza del progredire che rende questi percorsi così speciali.13 

“Prova a meditare sul sentiero, devi solo camminare fissando la strada sotto i piedi senza guardarti intorno e così cadi in trance mentre la terra scorre sotto di te.”
Jack Kerouac

Fare quattro passi è anche un modo per farsi un regalo. Camminare da soli in città o immersi nella natura è un’occasione per stare in pace con i nostri pensieri, ascoltare musica o godersi un audiolibro. Quattro passi possono aiutarci a scaricare la tensione, può essere un modo per schiarirsi le idee oppure per staccare dalla routine quotidiana e svuotare la mente, liberi di riprendere il controllo del proprio corpo, del proprio tempo e delle proprie emozioni.

Note

  1. Le Breton, David. “Il mondo a piedi. Elogio alla marcia”, Feltrinelli, 2004, p.11
  2. “Raccomandazioni Globali dell’OMS sull’attività fisica per la salute”,Ministero della Salute.it, pag.2.
  3. “Sport e attività fisica”,Ministero della Salute.it
  4. Gros, Frédéric, “Andare a piedi. Filosofia del camminare”, Garzanti, 2013
  5. Serra, Michele. “Gli sdraiati”, Feltrinelli, 2015
  6. “Sport e attività fisica”, Ministero della salute.it, 05/02/2013
  7. “L’attività fisica”, European Food Information Council, eufic.org, 06/2016
  8. idem
  9. Chatwin, Bruce. “Che ci faccio qui?”, Adelphi eBook, 2012
  10. Banfi, Daniele. “Cammina: guadagni in salute e 700€”, Fondazione Umberto Veronesi.it
  11. “Firenze, The walking city”, Sport Informa.comune.fi.it
  12. “Camminiamo Insieme: riprendono le escursioni”, E-Coop Liguria.it
  13. “Statistiche del Cammino anno su anno”. Pellegrini Belluno.it

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