Displasia dell’anca nell’adulto: come intervenire?

La displasia dell’anca è una patologia congenita che solitamente viene diagnosticata in tenera età. Se non viene rilevata e curata precocemente, in età adulta può provocare complicazioni nella deambulazione e portare a fenomeni di coxalgia, artrosi dell’anca e zoppia.

In medicina con il termine “displasia” si intende un errore nello sviluppo formativo di un organo, un tessuto, un sistema organico che comporta una deviazione dalla sua struttura normale per eccesso o per difetto.1 L’anca è proprio una delle parti anatomiche in cui Il fenomeno della displasia si manifesta con maggior incidenza.2

Cos’è la displasia dell’anca?

La displasia dell’anca è una malformazione scheletrica che si riscontra alla nascita e che interessa in particolare la testa del femore3 e la superficie della cavità acetabolare.4 Le cause della displasia possono essere di tipo genetico oppure possono dipendere da fattori ambientali. In percentuale sono più colpite le bambine e i bambini podalici.

L’articolazione dell’anca è formata dalla capsula acetabolare e dalla testa del femore. In caso di displasia dell’anca, la testa del femore non è ben collegata alla capsula acetabolare e si disloca con facilità.

Dunque le due componenti (concava e convessa) dell’articolazione non collimano perfettamente e ciò può comportare una situazione generale di instabilità del sistema articolare, che conduce l’anca ad essere esposta con grande facilità a lussazioni.

Conseguenze di una displasia dell’anca non curata

Le displasie non individuate in età neonatale possono avere gravi conseguenze sullo sviluppo muscolare ed osseo dell’adulto. I soggetti affetti da displasia all’anca non curata in tempo possono sviluppare patologie degenerative potenzialmente invalidanti sin dalla giovane età5

La displasia all’anca si presenta nell’adulto con sintomi dolorosi persistenti nella zona anatomica del bacino all’incirca all’età di 30 anni.

La persona cresciuta con una displasia non diagnosticata in tempo può andare incontro a diversi problemi, tra i quali il più diffusola lussazione dell’anca. Questa condizione può portare a dei disequilibri posturali, che a loro volta possono dare vita ad altre patologie, come l’iperlordosi della colonna vertebrale, o sfociare in fenomeni di ginocchio valgo.

Un’anca displasica trascurata troppo a lungo può condurre anche a problemi articolari seri come la coxartrosi, che nei casi più gravi può limitare fortemente il movimento di rotazione esterna dell’anca e causare l’accorciamento dell’arto inferiore.

Trattamento chirurgico della displasia dell’anca

Per curare gli esiti della displasia dell’anca in età adulta la soluzione ritenuta oggi più efficace è la chirurgia protesica, che prevede la sostituzione di una o più parti dell’anca displasica con una protesi d’anca, al fine di ripristinare la corretta biomeccanica dell’articolazione.

Note

  1. Pepere, Alberto. “Displasia”, Enciclopedia Italiana, Treccani.it, 1932
  2. “Displasia”, Dizionario di Medicina Enciclopedia Treccani.it, 2010
  3. ibidem
  4. Rothenberg, Robert  E., Enciclopedia della medicina,  Milano, 1998 (2003). Le garzantine pag.898
  5. ibidem

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