Dolore al ginocchio (gonalgia): cause, sintomi, soluzioni

Pubblicato nella categoria Salute e dintorni

Dolore al ginocchio (gonalgia): cause, sintomi, soluzioni

Il ginocchio è una delle parti anatomiche più complesse del corpo umano e anche una delle più soggette a stress fisico, fastidi, gonfiore e dolore. Proprio per la sua super funzionalità, l’articolazione del ginocchio può andare incontro facilmente a gonalgia, più o meno intensa e frequente.

Il ginocchio è un congegno anatomico molto sofisticato e delicato. Secondo il report RIAP, Registro Italiano di ArtroProtesi, pubblicato alla fine del 2016 e relativo a dati del 2015, in Italia si sono svolti circa 21.509 interventi di protesi al ginocchio.1

Il ginocchio svolge una funzione importantissima nel regolare il movimento degli arti inferiori e, di conseguenza, dell’intero corpo umano.. Le articolazioni del ginocchio sono sottoposte a carico e pertanto suscettibili a varie condizioni patologiche sia degenerative che traumatiche. Per il suo frequente utilizzo, il ginocchio può essere soggetto a sforzi eccessivi, può infiammarsi, subire danni e usura.

 
 
 
 
 
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La gonalgia, termine medico per definire la sintomatologia dolorosa localizzata in una o più parti del ginocchio, non conosce limiti di sesso e di età, ma può colpire con maggiore probabilità soggetti come atleti, persone in sovrappeso e anziani.

La gonalgia può essere la diretta conseguenza di un trauma a carico dell’articolazione, di un’infiammazione causata da un eccessivo sforzo fisico oppure potrebbe essere il campanello d’allarme per patologie più serie.

Come è fatto il ginocchio?

La struttura del ginocchio è complessa, vediamo insieme la struttura anatomica del ginocchio. Le ossa del ginocchio sono tre:

  • Femore: l’osso superiore della coscia.
  • Tibia: il più grande osso della gamba che si trova sotto il femore.
  • Rotula (o patella): è un piccolo osso situato nella parte anteriore del ginocchio, all’interno del tendine del quadricipite.2 

Il ginocchio è un’articolazione sinoviale, il che significa che è un’articolazione mobile che contiene liquido sinoviale per la sua lubrificazione.

In realtà la struttura del ginocchio è composta da due articolazioni:

  • Articolazione femoro-tibiale: mette in relazione il femore e la tibiae consente il movimento di flessione ed estensione del ginocchio;
  • Articolazione femoro-rotulea: mette in relazione il femore e la rotula e consente alla rotula di scorrere lungo una scanalatura nella parte anteriore del femore quando il ginocchio si piega o si estende.3

I muscoli del ginocchio sono:

  • Quadricipite femorale: Questo è un gruppo di quattro muscoli situati nella parte anteriore della coscia. Il loro tendine si collega alla rotula e contribuisce all’estensione del ginocchio.
  • Muscoli ischiocrurali: Questi muscoli si trovano nella parte posteriore della coscia e includono il bicipite femorale, il semitendinoso e il semimembranoso. Questi muscoli contribuiscono alla flessione del ginocchio.
  • Muscoli della coscia mediale e laterale: Questi muscoli aiutano a stabilizzare l’articolazione del ginocchio e a controllare i movimenti laterali.4

Quali movimenti permette di fare il ginocchio?

L’articolazione femoro-tibiale è sorretta da quattro legamenti (due crociati e due collaterali) che hanno il compito di tenere l’articolazione in sede e permettono di fare determinati movimenti.

I legamenti crociati permettono i movimenti di flessione e di estensione. Questi legamenti si incrociano al centro dell’articolazione ed ognuno ha una particolare funzione di sostegno:

  • legamento crociato anteriore ha il compito di evitare lo spostamento anteriore della tibia rispetto al femore;
  • legamento crociato posteriore ha il compito di impedire la traslazione posteriore della tibia.

I legamenti collaterali, mediale e laterale, hanno un compito fondamentale perché limitano i movimenti trasversali ed il movimento di rotazione

Conoscere l’articolazione del ginocchio, l’anatomia e i muscoli che entrano in azione durante il movimento ci consente di comprendere meglio le origini del dolore.5 

Gonalgia: dov’è localizzato il dolore al ginocchio?

Dov’è localizzato il dolore al ginocchio?

La gonalgia può presentarsi nella parte anteriore, posteriore, laterale e mediale del ginocchio. Vediamo, a seconda della localizzazione del dolore, quali possono essere i fattori scatenanti del sintomo.

gonalgia: dolore al ginocchio nella parte anteriore

Dolore al ginocchio nella parte anteriore

Quando il dolore si concentra nella parte anteriore del ginocchio è probabile che ad avere problemi sia la rotula. La rotula è l’osso sesamoide che chiude anteriormente l’articolazione e che, scorrendo sui “binari” della troclea femorale, permette i movimenti di flessione. Inoltre la rotula è responsabile della stabilità dell’articolazione perché impedisce al muscolo quadricipite di andare troppo in avanti, guida la muscolatura femorale in flesso estensione e ottimizza i rapporti di leva.

Un problema alla rotula può provocare l’instabilità dell’articolazione e causare un fastidio più o meno intenso nella parte anteriore. Le cause che portano a questa condizione sono molteplici: dai traumi alle malformazioni congenite. In questo ultimo caso è possibile che la malformazione impedisca alla rotula di scivolare correttamente sulla troclea femorale causando una erosione precoce della cartilagine.

I traumi alla rotula sono la conseguenza di un impatto molto forte, come può succedere durante un incidente stradale o negli sport come il calcio o il rugby. Le fratture della rotula possono essere: trasversali (la rotula si scompone, una parte resta attaccata alla tibia mentre l’altra viene trascinata verso l’alto dal quadricipite), longitudinali (in questo caso la rotula viene “tenuta insieme” dal tendine del quadricipite) e stellari (la rotula si spezza in tanti piccoli frammenti). La frattura della rotula provoca in qualsiasi caso un versamento di sangue e la lesione della pelle.6

gonalgia: dolore al ginocchio nella parte posteriore

Dolore al ginocchio nella parte posteriore

La parte posteriore del ginocchio in gergo medico viene chiamata cavità poplitea. Ha la forma di un rombo e si trova tra la coscia e il polpaccio dove un complesso sistema di muscoli, tendini e legamenti ha il compito di contribuire alla stabilità dell’articolazione.

Se il dolore dietro il ginocchio si associa a una sensazione di rigidità potrebbe essere in corso un’infiammazione del tendine o del muscolo popliteo. Il muscolo popliteo ha origine dal solco del condilo femorale laterale, giunge nella capsula articolare e si unisce con la parte superiore posteriore della tibia. Questo muscolo ci permette di ruotare internamente la tibia, flettere e ruotare all’interno la gamba. Le infiammazioni del tendine sono la conseguenza di un sovraccarico funzionale causato da errori posturali o di un particolare sforzo durante l’esercizio fisico.

Altra causa della gonalgia nella parte posteriore sono le Cisti di Backer. Queste cisti si formano in corrispondenza della linea intermedia della fossa poplitea ed è possibile sentirle al tatto durante la flessione. Le cisti di Baker sono molto frequenti in giovane età o dopo i 50 anni e insorgono a causa di un accumulo di liquido in una borsa sierosa che provoca un’irritazione o la formazione di un’ernia posteriore della membrana sinoviale. In genere negli adulti sono collegate ad artrosi (40% dei casi), borsiti (27% dei casi) e più raramente a rotture meniscali e altri traumi. Nei bambini insorgono in modo bilaterale, spesso non si associano a patologie e guariscono spontaneamente. Queste cisti causano una sensazione di dolore o fastidio e possono accompagnarsi a tumefazione nella regione posteriore del ginocchio.7

gonalgia: dolore al ginocchio nella parte mediale

Dolore al ginocchio nella parte mediale

La parte mediale è il lato interno del ginocchio, ovvero l’area anatomica rivolta verso l’altro ginocchio. Quando si percepisce un dolore in questo punto potrebbe esserci una lesione a carico del menisco mediale oppure del legamento collaterale mediale.

Il legamento collaterale mediale è il più soggetto a infortuni soprattutto negli sportivi come conseguenza di traumi diretti o indiretti, contusioni, rotazione eccessiva del ginocchio, distorsioni. Oltre a gonalgia nella parte posteriore si verificano anche limitazione dei movimenti, gonfiore e il ginocchio può presentarsi leggermente flesso.

Il menisco mediale ha una forma a mezzaluna ed è più ampio nella parte posteriore. I menischi hanno il compito di sopportare il carico, assorbire gli urti, stabilizzare e lubrificare l’articolazione. Il menisco mediale si danneggia o si rompe a causa di vari eventi degenerativi o traumatici tra cui la lesione del legamento crociato anteriore. Associato alla gonalgia è possibile percepire una sensazione di “spostamento interno”, impossibilità di flessione e tumefazione.

gonalgia: dolore al ginocchio nella parte laterale

Dolore al ginocchio nella parte laterale

La parte laterale del ginocchio è quella rivolta verso l’esterno del corpo e in questo caso il problema potrebbe essere a carico del legamento collaterale laterale o del menisco laterale.

Le lesioni del legamento collaterale laterale si verificano con minor frequenza rispetto a quelle del legamento collaterale mediale e, in genere, sono la conseguenza di un trama. Negli sportivi la gonalgia nella parte laterale può essere il sintomo della sindrome della benderella ileotibiale, più conosciuta come sindrome del corridore.

Il menisco laterale è un cuscinetto fibrocartilagineo dalla forma più circolare rispetto al menisco mediale. I menischi si muovono durante la flessione, l’estensione e la rotazione a causa della tensione passiva generata dai legamenti menisco-rotulei e si danneggiano in conseguenza a movimenti bruschi, traumi sportivi o patologie degenerative come l’artrosi.

gonalgia: dolore sopra il ginocchio

Dolore sopra il ginocchio

Il dolore concentrato nella parte superiore del ginocchio può essere riconducibile a un problema a carico dell’articolazione femoro-rotulea. Le cause più frequenti sono tendinite, sindrome femoro-rotulea e fratture dei condili femorali.

La sindrome femoro-rotulea è un particolare disallineamento della rotula rispetto alla troclea femorale. Le cause che portano a sviluppare questa sindrome sono alterazioni della forma della rotula, traumi diretti o indiretti a carico dell’articolazione e cause posturali o strutturali come ginocchio valgo e piede pronato. Altri sintomi della sindrome femoro rotulea sono limitazione di movimento e rigidità articolare. Può comparire gonfiore a causa della conseguente infiammazione della borsa sinoviale.

Altra causa del dolore sopra il ginocchio è l’infiammazione del tendine del quadricipite: il tendine che collega il quadricipite con la rotula. Questa infiammazione è molto frequente in coloro che praticano ciclismo e sollevamento pesi ed è causato dall’eccessivo stress a cui è sottoposto il tendine e si accompagna a una sensazione di rigidità.

Le fratture dei condili femorali ( protuberanze della parte finale dell’osso) sono la conseguenza di continue sollecitazioni, come quelle provocate da un ginocchio varo o valgo, oppure sono causate da un trauma come una caduta dall’alto. In questo caso la sofferenza è molto intensa ed è impossibile caricare il peso sulla gamba.8

gonalgia: dolore sotto il ginocchio

Dolore sotto il ginocchio

Il dolore percepito sotto il ginocchio è spesso da imputare all’infiammazione del tendine rotuleo. Questo tendine dalla forma piatta, collega la rotula con la tibia. I tendini hanno il compito di trasferire le forze prodotte dal muscolo alle leve ossee per il movimento articolare. Si possono infiammare a causa di errori di allenamento, come conseguenza di infortuni pregressi, utilizzo di calzature inadeguate, alterazioni metaboliche, uso di alcuni farmaci e obesità.

La tendinopatia rotulea è rara nell’età infantile ma nell’adulto colpisce in modo indistinto. Il tendine rotuleo è continuamente soggetto a movimento ed è sottoposto ad un carico incredibile in particolare nei salti durante i quali la forza esercitata su di esso è pari a 6 volte il peso corporeo. L’infiammazione del tendine è causata dal sovraccarico a cui è sottoposto e i soggetti più a rischio sono gli sportivi che si allenano per molte ore, più volte la settimana e su superfici dure.9

Quando fa male il ginocchio?

Riuscire a individuare quando si scatena il dolore e collegarlo ad un particolare movimento o momento della giornata è un indizio importante in quanto permette di ricondurre la gonalgia a particolari condizioni patologiche potenzialmente in atto.

Dolore al ginocchio la mattina / durante il giorno / al movimento

La gonalgia che si avverte durante il movimento articolare potrebbe essere riconducibile a una sofferenza cartilaginea che può insorgere come conseguenza di un difetto morfologico o posturale. Se il dolore si associa a particolari movimenti potrebbe essere sintomo di un’infiammazione delle borse sierose, dei tendini o un danno ai legamenti causato da un sovraccarico o da uno stress continuativo che può aver danneggiato i tessuti.

In questi casi si parla di dolore meccanico in quanto il sintomo sparisce o si attenua con il riposo e aumenta in modo progressivo durante le attività. Questo tipo di gonalgia è più simile a una sensazione di indolenzimento e ha una durata breve.

Percepire una fitta al ginocchio al piegamento, per esempio nel salire le scale o dopo aver passato molto tempo seduti, è il sintomo di una condropatia. La condropatia è una sofferenza della cartilagine che con il passare del tempo perde la sua robustezza e inizia a diventare “molle”. La condropatia al ginocchio, chiamata anche “sindrome da cinema”, può essere femoro-rotulea, rotulea o femoro-tibiale. Un’altra patologia associata al movimento articolare è l’artrite, patologia infiammatoria, autoimmune e cronica.

Dolore al ginocchio la sera / notte / a riposo

La sofferenza notturna è un dolore flogistico, l’infiammazione aumenta con il riposo o sopraggiunge dopo un lungo periodo di immobilità e nei casi più acuti è continuo. La gonalgia di questo tipo può essere uno dei sintomi di patologie reumatiche come l’artrite e la spondiloartrite. L’artrite settica reumatoide è una condizione molto rara per cui il ginocchio gonfio e dolorante si accompagna a adenopatia, infiammazione inguinale. L’artrite reumatoide può presentarsi in modo isolato con dolore notturno, alla mobilitazione e alla palpazione. Al mattino si nota una spiccata rigidità destinata a sparire durante il corso della giornata.

La spondiloartrite causa un acuto dolore dopo un lungo periodo di riposo e tende ad attenuarsi con il movimento, fa parte di un gruppo eterogeneo di patologie infiammatorie autoimmuni simili all’artrite reumatoide tra cui troviamo le entero-artriti, artrite reattiva, artrite psoriasica, spondilite anchilosante, giovanile e indifferenziata. In genere le artriti colpiscono in modo bilaterale simmetrico e causano un gonfiore e una sofferenza continua.

Se la gonalgia si presenta a riposo potrebbe essere anche la conseguenza di una microfrattura. In questo caso il dolore è di una certa intensità ed è impossibile caricare il peso sulla gamba interessata.10

Gonalgia: cosa fare?

Il dolore al ginocchio è quindi un sintomo molto comune. Come abbiamo visto, può manifestarsi in forme diverse, in momenti diversi della giornata e può avere origine in molteplici cause scatenanti.

Se la gonalgia si manifesta frequentemente, condiziona l’autonomia di movimento del ginocchio e lo svolgimento di comuni attività quotidiane, allora è necessaria una visita specialistica.

L’ortopedico può individuare il problema dopo aver valutato la mobilità del ginocchio, l’insieme dei sintomi dolorosi, la loro frequenza e l’esito di eventuali esami strumentali come le radiografie (RX) risonanza magnetica (RMN) e la tac (TC).

A seconda della diagnosi il medico elaborerà la terapia più adeguata a risolvere il problema. Il dolore al ginocchio e le eventuali patologie ad esso correlate in fase iniziale possono essere trattate con terapie conservative. Le principali sono:

  • Protocollo RICE: questo protocollo prevede riposo, applicazione di ghiaccio, compressione ed elevazione. Ha la funzione di ridurre il dolore, il gonfiore, il calore e il rossore dell’area anatomica ma non è un trattamento risolutivo delle lesioni acute.
  • Farmaci (FANS): i farmaci anti-infiammatori non steroidei hanno un rapido effetto contro il dolore e sono una soluzione, a volte necessaria, per tenere sotto controllo il dolore. Hanno però un effetto temporaneo in quanto non sono in grado di risolvere il problema all’origine della sintomatologia dolorosa.
  • Potenziamento muscolare: lo specialista potrà indicare all’occorrenza anche percorsi fisioterapici per aumentare la forza della muscolatura affinché sia in grado di sostenere correttamente il comparto articolare. Questo tipo di trattamento non è invasivo, non garantisce un sollievo immediato ma aiuta a migliorare la mobilità articolare nel medio-lungo periodo.
  • Ortesi: hanno il compito di mantenere il comparto articolare in una posizione stabile riducendo leggermente i sintomi dolorosi. Non hanno effetti collaterali veri e propri; nel caso del ginocchio è possibile percepire una sensazione di compressione e se utilizzate per lunghi periodi potrebbero interferire sulla postura.
  • Infiltrazioni di cortisonici: farmaci dal forte potere antinfiammatorio, i cortisonici donano sollievo immediato per un periodo di tempo notevole ma non incidono sulla causa che scatena il dolore.
  • Infiltrazioni di acido ialuronico: questa sostanza, già presente nel corpo umano, ha un’azione lubrificante. Permette di diminuire temporaneamente il dolore, l’infiammazione, migliora la mobilità articolare e rallenta i processi degenerativi dell’articolazione.

Quando queste terapie non sono più efficaci o la degenerazione articolare del ginocchio è ad uno stadio troppo avanzato, l’ortopedico, fatta una diagnosi che accerti le vere cause della gonalgia, potrebbe prospettare al paziente una soluzione chirurgica, basata ad esempio su una di queste tecniche:

  • chirurgia artroscopica: intervento mini-invasivo grazie al quale il chirurgo può correggere diverse lesioni in un unico tempo chirurgico e permette al paziente un pronto recupero dell’articolazione;
  • chirurgia rigenerativa: permette di innescare processi di autoguarigione e una naturale rigenerazione del tessuto cartilagineo “malato” attraverso l’innesto autologo di cellule mesenchimali adipose;
  • chirurgia protesica: in alcuni casi, quando il dolore al ginocchio è invalidante, il chirurgo può intervenire sostituendo l’articolazione malata con l’impianto di protesi monocompartimentali o protesi totali, per ripristinare definitivamente la piena funzionalità articolare perduta.

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Note

  1. Torre M., Bellino S., Luzi I., Ceccarelli S., Salvatori G., Balducci M.T., Piffer S., Zanoli G., Romanini E., Boniforti F., Carrani E.. “Terzo Report. Controllo e qualità dei dati.”, Progetto Registro Italiano ArtroProtesi, Roma: Il Pensiero Scientifico Editore, 2016, pag. XV
  2. Federici, Emanuele. “Aspetti morfofunzionali del ginocchio: traumatologia e riabilitazione”, Università degli studi di Napoli Federico II, 2009-2010, pag. 4 – 14
  3. ivi, pag 22-24
  4. ivi, pag.14-21
  5. ivi, pag. 18-20
  6. Bellin, Stefano. “”LARS (Ligament Augmentation & Recostrucrion System): tecniche per la ricostruzione dei legamenti del ginocchio”, Università degli studi di Padova, 2010/2011
  7. Andreotti, Lupo. Taddei, Marzio Taddei. “Patologia dolorosa muscolo-scheletrica di comune riscontro nella medicina pratica”, S.E.E., 2000 pag. 103
  8. Federici, Emanuele. “Aspetti morfofunzionali del ginocchio: traumatologia e riabilitazione”, Università degli studi di Napoli Federico II, 2009-2010, pag. 14 – 16
  9. Cacciola, Filippo. “Revisione della letteratura sull’efficacia del training eccentrico rispetto al training concentrico nel trattamento conservativo delle tendinopatie dell’arto inferiore”, Università degli studi di Padova, 2012-2013, pag. 5 – 16
  10. Andreotti, Lupo. Taddei Marzio. “Patologia dolorosa muscolo – scheletrica di comune riscontro nella medicina pratica”, SEE – Firenze, 2000, pag. 321

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