Quali sono le vie d’accesso per l’introduzione di una protesi d’anca?

L’intervento di protesi dell’anca è un intervento cosiddetto “di routine” ma comunque sia è impegnativo e chiaramente conoscere le modalità di introduzione di queste parti sostitutive è sicuramente motivo d’interesse del potenziale paziente.

Ne parla il Dr Filippini, specialista in chirurgia protesica:

Dr. Paolo Filippini

Esistono diverse vie di accesso chirurgico per eseguire la protesizzazione dell’anca. Distinguiamo a grandi linee una via d’accesso anteriore, una via d’accesso laterale e  una via d’accesso posteriore. La scelta di una via chirurgica piuttosto che l’altra dipende dall’esperienza del chirurgo e dalle necessità specifiche dell’anca interessata. L’incisione chirurgica è di circa 10-15 cm, ma sempre più spesso in soggetti giovani si prediligono miniincisioni di circa 6-7 cm che permettono l’introduzione della protesi d’anca con tecnica miniinvasiva. Le tappe principali dell’intervento sono rappresentate dalla lussazione dell’anca, l’ asportazione del collo e della testa del femore, la preparazione della cavità cotiloidea e quindi la fissazione della coppa protesica. Successivamente viene introdotta la componente femorale della protesi e infine l’assemblaggio della testina protesica con il suo alloggiamento definitivo nella coppa.

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